Pensioni, doppio bonus: il 10% per chi rinvia l’uscita e oltre 100 euro l’anno per le minime

Con la manovra approvata dal governo Meloni gli assegni più bassi da gennaio del 2023 beneficeranno di un’indicizzazione del 120%. Chi deciderà di non lasciare il lavoro, seppure in possesso dei requisiti per il pensionamento, potrà contare su una una riedizione della decontribuzione-Maroni

Pensioni, in arrivo il restyling di Opzione donna e una rivalutazione ridotta per gli assegni più alti

Con il trascorrere delle ore è diventato un po’ più pesante il pacchetto-previdenza inserito nella manovra. A meno di ripensamenti in extremis, cambieranno i requisiti per l’accesso delle lavoratrici al pensionamento anticipato con il ricalcolo contributivo dell’assegno e sarà modificato il sistema di indicizzazione degli assegni. Nel 2023 l’adeguamento dovrebbe comunque essere garantito al 100% per quelli fino a quattro volte il minimo Inps (circa 2.100 euro mensili). Confermati i pensionamenti anticipati con il mix Quota 41 e 62 anni d’età: una Quota 103 di fatto, in una nuova configurazione, che scatterà dal 1° gennaio del prossimo anno