Ipotesi doppio incentivo contro il contante: bonus fiscale di 475 euro su una spesa annua massima di 2.500 euro e rimborsi tra il 2 e il 4% sugli estratti conto
Il settore manifatturiero tedesco ha registrato la sua peggior performance dalla profonda crisi finanziaria globale nel 2008, con una flessione a 41,7 dal 43,5 di agosto. Si tratta della lettura più bassa da giugno 2009
Nel programma una manovra da 30 miliardi, sostenuta anche da tagli a spesa e sconti fiscali (3,5 miliardi complessivi). Deficit al 2,2% nel 2020, crescita a +0,6%, debito al 135,2%
Con un deficit che si ferma al 2,2% come da attese, un obiettivo di crescita che non va oltre lo 0,6% e un debito che scende dal 135,7% al 135,2% la Nota di aggiornamento al Def approvata lunedì sera dal consiglio dei ministri disegna i contorni di quella che per il governo sarà una manovra di transizione
A conferma che la quadratura del cerchio sul documento propedeutico alla legge di Bilancio non è stata facile l’approdo del documento in Cdm, già slittato di qualche giorno rispetto alla scadenza del 27 settembre, è arrivato dopo una girandola di riunioni e vertici politici
Il percorso verso il raggiungimento del pareggio di bilancio si allunga ulteriormente. Ma oggettivamente si tratta di un obiettivo che ora viene posto in discussione dalla stessa Germania, vale a dire dal paese che ha sostanzialmente imposto negli anni della crisi una maggiore e più stringente vigilanza e controllo sui bilanci pubblici dell’eurozona
Al ministero dell’Economia le riunioni sono in corso e la linea diretta con Bruxelles resta aperta in vista del consiglio dei ministri che domani dal tardo pomeriggio dovrà esaminare la Nota di aggiornamento al Def. Le variabili sono ormai risicate. Ma l’obiettivo politico è cruciale: evitare in via preventiva il rischio di scontro con la Ue
Nel pomeriggio è previsto il Consiglio dei ministri per il varo ma il nodo resta ancora, al momento, quello delle risorse per la manovra. Attesi i dati dall’Istat su occupati e disoccupati di agosto e sui prezzi al consumo di settembre
C’è posto solo per un bambino su cinque negli asili nido privati e pubblici (esclusi i servizi integrativi) attivi in Italia, seppur con grandi differenze sul territorio