Lavoro, perché donne, giovani e precari sono i più penalizzati dalla crisi

Da inizio pandemia circa 900mila occupati in meno. Il mercato del lavoro si è fermato: in calo anche i dipendenti stabili nonostante cassa Covid e blocco dei licenziamenti. A marzo c’è qualche contratto a termine in più, ma per la ripresa serve l’immediato decollo delle politiche attive e una formazione più performante